lunedì 5 settembre 2011

Supernova in M101


Continua a crescere la luminosità della Supernova di tipo 1a. Scoperta il 24 Agosto in M101 dal "Palomar Transient Factory" e denominata "PTF 11Kly". La magnitudine al momento della scoperta era di 17.2 e potrebbe aumentare ulteriormente di molte mg. La sua posizione è: AR 14:13:05,81 - DC +54:16:25,4.

Con il prezioso aiuto dell'amico Flavio, stiamo monitorando le variazioni di luminosità della supernova e ad oggi la sua magnitudine è gia passata a 10,8.

Le supernovae di tipo 1a derivano da stelle binarie, composte da una stella gigante rossa e da una nana bianca. La nana bianca ruba materiale dalla stella gigante rossa e cresce fino al limite di instabilità, limite di Chandrasekhar (circa 1,44 masse solari). Al di sopra di tale massa la pressione della materia degenere non è più sufficiente a sostenere la stella che collassa innescando una reazione che porta alla deflagrazione della stella stessa.

Questo tipo di Supernovae hanno, al momento dell’esplosione, caratteristiche uniformi e producono un picco di luminosità ed una curva di luce molto simili da un evento all’altro.
Questo permette di utilizzarle come “candele standard” per la misura della distanza delle galassie ospiti semplicemente comparando la magnitudine apparente della SN con quella assoluta degli eventi dello stesso tipo.


martedì 1 marzo 2011

Il cielo di Marzo

15 marzo 21:00 versante Nord
Verso Nord
A Marzo nel cielo notturno si cominciano ad intravedere grandi cambiamenti. L'Orsa Maggiore (UMa) è molto alta. Questo è il momento migliore per l'osservazione di una costellazione abbastanza debole, la Lince (Lyn), essendo molto alta e fuori dall'inquinamento luminoso.  La troviamo tra Auriga (Aur) e l'Orsa Maggiore (UMa).
La costellazione del Cefeo (Cep) ben visibile con la sua forma "a casetta". è ormai sotto la Polare e continua la sua lenta rotazione verso Ovest. Rimangono ben visibili la costellazione Cassiopea (Cas), che la vedremo leggermente più bassa rispetto al mese scorso. Dietro di lei, verso Ovest, la costellazione di Andromeda (And) che ormai raggiunge l'orizzonte.
Da osservare tra Cassiopea e Auriga, leggermente verso NE la costellazione del Perseo (Per).

15 marzo 21:00 versante Est
Verso Est
Da l'Orsa Maggiore (UMa) spostandosi verso Est troviamo in pieno cielo la costellazione del Leone (Leo). Basso sull'orizzonte una delle stelle più luminose del nostro emisfero: Arturo della costellazione Bootes (Boo) che durante il periodo estivo è quasi allo zenith. Ancora più basso verso SE la costellazione dell Vergine (Vir) con Spica. Tra la costellazione Bootes e il Leone la Giraffa (Cam) una costellazione debole da osservare

15 marzo 21:00 versante Sud
Verso Sud
Ancora ben visibili verso lo zenit le due stelle Castor e Pollux della costellazione dei Gemelli (Gem). Insieme al Leone (Leo) dominano la scena verso Sud. Tra le due la costellazione del Cancro (Cnc). Fanno da cornice verso Est le due stelle luminose Procione (CMi) e ormai bassa all'orizzonte Sirio (CMa). Completano altre costellazioni poco luminose e difficili da osservare. Una di questa Hidra (Hya), tra le altre molto estesa.

15 marzo 21:00 versante Ovest
Verso Ovest
Sempre affascinante la costellazione di Orione (Ori) da osservare nelle prime ore della notte, ma ormai il tempo migliore per osservarla è passato.Se prolunghiamo verso Ovest la linea della cintura di Orione incontriamo Aldebaran, la stella più luminosa del Toro (Tau). Accanto ad Aldebaran, alla sua destra, troviamo il gruppo delle Iadi. Ma a destra delle Iadi, un po' più in alto, si possono osservare le famose Pleiadi ormai basse verso l'orizzonte.
Gemelli (Gem), Auriga (Aur) e Perseo (Per) garantiscono lo spettacolo verso Ovest.

Il Sistema Solare
Luna
Nuova il 4 marzo. Piena il prossimo 19 marzo, mentre il primo quarto lo avremo il 13. Ultimo quarto il 26 marzo.



Mercurio
La sera del 23 marzo il pianeta tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole, raggiungendo la distanza angolare di circa 18° dal Sole).  Sarà una grande opportunità per osservarlo. Mi raccomando: aspettate che il Sole sia tramontato e provate a scorgerlo dopo circa mezz'ora quando l'oscurità del cielo è più evidente.

Venere
Visibile ad Est prima dell’alba. Alla fine del mese sorge solo poco più di un’ora prima del Sole.
 
Marte
Dopo la congiunzione con il Sole del Febbraio scorso, per tutto Marzo è ancora inosservabile. 

Giove
Dopo un lungo periodo di osservabilità durato tutto l'autunno (lo ricordo ancora come in tutte le albe di settembre ha accompagnato il mio Cammino di Santiago verso ovest) e l'inverno, Giove è ormai molto basso sull’orizzonte a occidente.

Saturno
Protagonista delle osservazioni planetarie per la prossima primavera ed estate intorno alle ore 20:00 il pianeta sorge a Est e rimane osservabile per tutto il resto della notte.

Urano
Il giorno 21 Marzo Urano si trova in congiunzione con il Sole, pertanto è del tutto inosservabile.

Nettuno
Il pianeta sorge al mattino, ma è difficile osservarlo, perché molto basso sull’orizzonte orientale. Ricordo, inoltre, che per la sua bassa luminosità, il pianeta per osservarlo è necessario l'uso di un telescopio.

martedì 22 febbraio 2011

Le Pleiadi

Le sette sorelle: Alcyone, Maia, Asterope, Taygeta, Celaeno, Electra e Merope. Figlie di Pleione e del suo compagno Atlas
Per tutto il periodo invernale possiamo osservare lo splendido ammasso stellare delle Pleiadi. La sua forma ricorda vagamente il Piccolo Carro.

Senza dubbio, le "sette sorelle" occupano il posto d’onore tra gli ammassi: sono conosciute fin dai tempi molto antichi. Citate da Omero nell’Odissea, nella Bibbia nel libro di Giobbe sono state di riferimento per molto naviganti per molti secoli.

La principale leggenda mitologica cita come le Pleiadi erano sette bellissime fanciulle che stavano passeggiando nei boschi quando furono notate dal cacciatore Orione che le inseguì. Le sue intenzioni non erano delle migliori, così Giove intervenne tramutando le fanciulle in stelle. Anche in cielo Orione è condannato a inseguirle senza mai raggiungerle.

Il soprannome di "sette sorelle" per l’ammasso indica che a occhio nudo dovrebbero essere visibili sette stelle. Questo per chi ha una vista media, mentre chi ha una vista acuta può distinguerne molte di più. L’astronomo Eduard Heis ne vanta 19. Voi quante ne riuscite a scorgere?
Comunque per una migliore ed emozionante osservazione provate ad usare un binocolo.
Questo splendido amasso si trova a circa 440 anni luce da noi e sono concentrate in una regione larga circa 7 anni luce di diametro. La stellina più luminosa si chiama Alcione ed circa 1000 volte più luminosa del nostro Sole.

Tutto l'ammasso è avvolto da una nube di gas e polveri che prendono una colorazione azzurrina dicendoci che questo gruppo di stelle sono relativamente giovani. Benché la costellazione sia conosciuta fin dall'antichità, la sua nube è stata scoperta solamente due secoli fa in una ripresa fotografica.

martedì 15 febbraio 2011

I dintorni di Orione

Partendo dalla costellazione di Orione possiamo riconoscere altre stelle

La costellazione di Orione è talmente bella da osservare quanto utile. Infatti possiamo usare Orione come guida per localizzare altre stelle molto luminose nei suoi dintorni. Come sapete già, le sue stelle sono così brillanti, che possono essere individuate anche con la Luna Piena e sono molto più luminose di quelle dl Grande Carro.

Verso il basso, le tre stelle della Cintura di Orione puntano verso Sirio che si trova nella costellazione del Cane Maggiore. Sirio si distingue immediatamente: la sua magnitudine è di -1,5 e si trova soli 8,6 anni luce da noi.

Nella direzione opposta, quindi verso l’alto, la Cintura punta verso Aldebaran, nella costellazione del Toro di magnitudine 0,8. Come Betelgeuse, Aldebaran è una stella rosso-arancio, ma lontanamente altrettanto grande e luminosa. 

Continuate leggermente su questa linea immaginaria e arriverete al bellissimo ammasso stellare delle Pleiadi, dette anche le sette sorelle. A prima vista appare come un bagliore diffuso, ma basta un piccolo binocolo per scomporle in bellissime stelle, la cui quella più luminosa si chiama Alcione.

Un’altra guida la potrete tracciare unendo le due stelle che formano le spalle di Orione: Bellatrix e Betelgeuse. Se andate verso est leggermente verso il basso troverete Procione, nella costellazione del Cane Minore, di magnitudine 0,4. Bianca come Sirio e dista da noi soli 11,4 anni luce.

Il prolungamento di una linea immaginaria da Rigel a Betelgeuse vi porterà diritti verso altre due stelle luminose: Castore (stella bianca di magnitudo 1,6) e Polluce (stella arancione di magnitudo 1,1) nella costellazione dei Gemelli.

Quasi allo zenit, in questo periodo invernale troviamo la luminosissima Cappella, nella costellazione di Auriga. Con la sua magnitudine di 0,1 sembra ancora più luminosa perché molto alta nel cielo. Di colore giallo come il nostro Sole, è una delle due stelle che possono raggiungere lo zenit osservando dall’Italia: l’altra è Vega  durante il periodo estivo.

martedì 8 febbraio 2011

I guardiani della Polare




Ritorniamo nella costellazione del Piccolo Carro e parliamo un poco delle sue stelle principali. Della Polare ne abbiamo già parlato il 4 dicembre scorso. 
Mentre tutte le altre stelle sono poco luminose, le due stelline del carro visibili sono le stelle Kocab (Beta) e Pherkad (Gamma) e sono chiamate "i guardiani del polo".
Kocab a occhio nudo appare con una leggera tonalità arancione. La sua magnitudine è 2.05 e dista da noi 126 a.l. Questa stella è più fredda del nostro Sole essendo di tipo K4. Ricordo che il Sole è di classe G2. Per rinfrescarvi un pò la memoria sulle temperature delle stelle fate riferimento al post del 23 novembre scorso.

La luce di Pherkad invece impiega 480 anni luce per arrivare da noi. Più debole con magnitudine 3 è di classe spettrale A3. Questa appare leggermente di colore azzurro.
Gereralmente queste due stelline si possono osservare bene anche dalla città.

martedì 1 febbraio 2011

Il cielo di Febbraio

15 febbraio 21:00 versante Nord

Verso Nord
La via Lattea  è ancora al massimo della visibilità, mentre continua il viaggio verso NE del Grande Carro (Uma) con il timone verso il basso; alla sua destra si trovano i Cani da Caccia (CVn).  
In pratica ritroviamo lo stesso cielo del mese scorso ruotato in senso antiorario di circa 35° verso est. Ormai la costellazione del Cigno (Cyg) è tramontata all'orizzonte mentre risulta difficile da osservare le tre stelline della testa del Drago. Sopra Deneb, si trova ancora la costellazione del Cefeo (Cep) ben visibile con la sua forma "a casetta". Accanto a questa verso Ovest Lucertola (Luc). Rimangono ben visibili la costellazione Cassiopea (Cas), che la vedremo leggermente più bassa rispetto al mese scorso. Dietro di lei, verso Ovest, la costellazione di Andromeda (And) che piano piano si dirige verso l'orizzonte.
Sopra di noi, vicino allo zenith, ruota anche lei in senso antiorario la costellazione del Perseo (Per).


15 febbraio 21:00 versante Est

Verso Est
Da l'Orsa Maggiore (UMa) spostandosi verso Est troviamo in pieno cielo la costellazione del Leone (Leo). Ancora ben visibili verso lo zenit le due stelle Castor e Pollux della costellazione dei Gemelli (Gem). Tra le due costellazioni la costellazione Cani da Caccia (Cnc) poco riconoscibile. Mentre sempre sotto i Gemelli verso ESE troviamo ancora la stella più luminosa della costellazione del Cane Minore (Cmi), Procione



15 febbraio 21:00 versante Sud

Verso Sud
Sempre affascinante la costellazione di Orione (Ori) a circa 45° nel cielo. domina tutto il versante Sud. Si riconoscono facilmente Betelgeuse e Bellatrix, le tre stelle della cintura e le due stelle dei piedi fra le quali Rigel è la più luminosa. Sotto verso l'orizzonte la costellazione Lepre (Lep) poco visibile.
Se prolunghiamo verso Ovest la linea della cintura di Orione incontriamo Aldebaran, la stella più luminosa del Toro (Tau). Accanto ad Aldebaran, alla sua destra, troviamo il gruppo delle Iadi. Ma a destra delle Iadi, un po' più in alto, si possono osservare le famose Pleiadi.
Se prolunghiamo verso Est sempre la cintura di Orione troviamo Sirio, la stella principale del Cane Maggiore (Cma) e anche la stella più luminosa di tutta la volta celeste. A destra di Orione verso Ovest troviamo una regione con stelle un pò meno brillanti, ma dove si riconoscono le costellazioni di Eridano (Eri) e Balena (Cet) appartenenti all'emisfero australe. Infatti sono sotto l'equatore celeste.




15 gennaio 21:00 versante Ovest

Verso Ovest
Allo zenith Perseo (Per) e Auriga (Aur) garantiscono un'altro spettacolo. La costellazione Ariete (Ari) si trova giusto in mezzo tra la costellazione del Toro (Tau) e Pesci (Psc). Verso N ritroviamo la Via Lattea e la costellazione del Cigno (Cyg) che ormai è quasi del tutto tramonta. Verso Nord ritroviamo Andromeda (And).


Il Sistema Solare
Luna
Troveremo la Luna nuova il 3 febbraio, mentre il primo quarto il giorno 11 febbraio. Plenilunio il 18. Avremo luna all’ultimo quarto il 25. 

Mercurio
Oltre a rimanere difficile da osservare per la sua vicinanza al Sole, Mercurio sorge quasi contemporaneamente con il Sole intorno alle 7:30.

Venere
E' visibile nella seconda parte della notte, a partire dalle 4 all’inizio del mese, e dalle 5 verso la fine di febbraio, fino all’alba.
 
Marte
Come per Mercurio, questo mese Marte non può essere osservato: anche lui sorge insieme al Sole.

Giove
Possiamo osservarlo a  SW a circa 15° sopra l'orizzonte, al tramonto del Sole tra la costellazione dei Pesci e l'Acquario: risulta più luminoso di tutte le altre stelle presenti nella regione. Tramonta verso le 21.

Saturno
Sorge verso le 22 ad est. Lo si può osservare poi osservare per tutta la notte fino all'alba.

Urano
Accanto a Giove, ma non visibile a occhio nudo, c'è Urano.

Nettuno
Non osservabile sorge al mattino con il Sole.

martedì 25 gennaio 2011

La Costellazione di Orione


Lo spettacolo senza dubbio più bello che si può osservare durante il periodo invernale è la costellazione di Orione. La possiamo trovare guardando verso Sud, Sud Est. Sicuramente non passa indifferente al nostro sguardo. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da novembre a maggio; trovandosi esattamente a cavallo dell'equatore celeste.

Le origini mitologiche del "cacciatore celeste" sono molto legate a quelle di un'altra costellazione: lo Scorpione.Nella mitologia greca Orione era figlio di Poseidone, il dio del mare, ed Euriale, figlia del Re Minosse di Creta. Orione è la più splendente delle costellazioni, caratteristica che richiama un personaggio che fu il più imponente e il più bello degli uomini. Orione cercò di violentare Merope, figlia del Re Enopione, di cui era innamorato. Per punirlo, Enopione lo fece accecare. Orione si diresse a est verso il punto in cui sorgeva il sole, dove, a detta di un Oracolo, gli sarebbe stata restituita la vista. E infatti quando all'alba i raggi del Sole illuminarono i suoi occhi spenti, Orione miracolosamente riebbe la vista.
Numerose sono le versioni sulla sua morte. La più comune è quella dove si racconta che Orione si vantava di essere il più abile dei cacciatori. Egli disse ad Artemide, la dea della caccia, che poteva uccidere qualsiasi bestia sulla Terra. La Terra fremette d'indignazione e da una spaccatura del terreno fece uscire uno scorpione che punse a morte il gigante presuntuoso. Il risultato fu che Orione e lo Scorpione  furono sistemati su lati opposti del cielo come costellazioni, in modo che mentre lo Scorpione sorge a est, Orione fugge sotto l'orizzonte a ovest. E viceversa.

Al di là di queste leggende rimane il fatto che questa di Orione è una costellazione ricca di stelle luminose e di oggetti celesti da osservare: potete intanto esercitarvi a ricordare i nomi delle quattro stelle principali: Betelgeuse (spalla), Rigel (piede), Bellatrix (guerriera), Saiph (ginocchio). Nei prossimi appuntamenti ci soffermeremo ancora su questa costellazione per scoprire le sue meraviglie.

martedì 18 gennaio 2011

Orsa Maggiore


A quest'ora della serata la posizione non è ottimale per l'osservazione ma non dovrebbe essere comunque difficile scorgere sempre verso Nord spostandoci verso Est, vicino all'orizzonte la costellazione dell'Orsa Maggiore. Questa sera ci limiteremo a conoscere la storia e la leggenda di questa costellazione che è molto legata all'Orsa Minore.
Le sette stelle più luminose della costellazione formano il Grande Carro e possiedono tutte nomi arabi. Al contrario dell'altra Orsa, in questa ci trovano numerose nebulose a spirale. Non sono osservabili a occhio nudo ma avremo modo comunque di parlarne più avanti.

Ieri sera abbiamo saputo che raffigura la principessa Callisto, portata in cielo dalla figlia di Zeus, Artemide, molto arrabbiata perché suo padre aveva avuto una relazione con lei.
Nelle antiche carte stellari greche, le due Orse, possiedono una coda, trasformata nelle più recenti rappresentazioni come timone dei due carri.
Gli antichi romani, invece, vedevano nelle stelle del Grande Carro 7 buoi che vagavano per il cielo; gli arabi vedevano una cassa da morto, seguita da vicino da tre prefiche (donne pagate per piangere al funerale nell'antichità classica).

martedì 11 gennaio 2011

Orsa Minore


Rimaniamo anche questa sera rivolti verso Nord, giusto per scrutare e conoscere qualcosa sulla costellazione dell'Orsa Minore. Questa costellazione è stata introdotta nell'astronomia greca  da quella egizia per opera di Talete. Come già sapete è una costellazione circumpolare ed è spesso chiamata anche Piccolo Carro.Le quattro stelle Beta, Gamma, Zeta , Eta ne rappresentano il Carro e le tre stelle Epsilon, Delta e Alfa (Polare) il timone.
Queste sette stelle al contrario di quelle del Grande Carro, non sono molto luminose: tranne Alfa, all'estremità del timone e Beta e Gamma all'altra estremità del Carro, le altre sono difficilmente visibili ad occhio nudo.
Le altre due stelle (Zeta e Eta) del carro, se riusciamo a scorgerle a occhio nudo, significa che la serata ha condizioni ottime per l'osservazione. Infatti la loro luminosità supera la quarta magnitudine.

Molto interessante scoprire dalla mitologia greca la leggenda che lega insieme le due Orse: una delle compagne di Artemide, Callisto, perse la sua virginità con Zeus. Arrabbiata, Artemide la trasformò in un' orsa. Il figlio di Callisto, Arcas, quasi uccise la madre mentre stava cacciando, ma Zeus e Artemide lo fermarono e posero Callisto e Arcas in cielo, come l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Era, moglie di Zeus, però non fu contenta del fatto che fossero stati portati in cielo, e perciò chiese aiuto a Teti, figlia di Urano. Questa, essendo una dea marina, rivolse alle costellazioni una maledizione affinché fossero costrette a girare per sempre in tondo nel cielo, e a non riposarsi mai sotto l'orizzonte, spiegando così il fatto che queste costellazioni sono circumpolari.

lunedì 3 gennaio 2011

Eclissi Parziale di Sole 4 gennaio 2011

Durante la prima mattinata di domani, martedì 4 gennaio 2011,  potremo osservare una eclisse parziale di sole visibile da tutta Europa, dall’Africa settentrionale, Medio Oriente e parte della Cina e dell’India. Qui dall’Italia la Luna coprirà il disco solare per quasi il 70% della sua estensione, con leggere differenze tra l’Italia meridionale e quella settentrionale.

Primo Contatto verso le ore 8:00
INIZIO ECLISSE
In Italia il Sole sorgerà già eclissato oppure proprio negli istanti del primo contatto. Le osservazioni quindi potranno cominciare appena sorto il Sole, all’incirca verso le ore 8:00
(Gli orari indicati sono riferiti da una osservazione da Verona. Qui potete vedere una simulazione con un planetario).

Massima copertura del Sole poco dopo le ore 9:00

MASSIMO
La massima copertura del Sole (circa il 70% del disco solare verrà eclissato) da parte della Luna si raggiungerà poco dopo le 9:00.


Ultimo contatto verso le ore 10:30

FINE DELL’ECLISSE
Intorno alle 10:30 la Luna lascerà il disco solare.

Consigli per una osservazione di un’eclissi parziale di Sole

AD OCCHIO NUDO
Mai osservare il Sole senza adeguati filtri, reperibili online o in negozi specializzati. Nel dettaglio esistono speciali occhialini in grado di proteggere i nostri occhi. Nel caso aveste difficoltà a reperirli un sistema di protezione altrettanto efficace sono gli occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14 (ATTENZIONE in nessun caso comprare filtri di questo tipo con un fattore più basso di 14!), facilmente reperibili nei ferramenta o nei negozi specializzati in prodotti antinfortunistici.

Per proiezione potrete vedere l’eclissi in tutta sicurezza, vi basterà fare un piccolo foro su un cartone. Orientandolo verso il Sole l’immagine dell’eclissi verrà proiettata per terra.

CON BINOCOLI O TELESCOPI
Tutte le raccomandazioni fatte per le osservazioni ad occhio nudo vanno moltiplicate all’infinito se utilizzati strumenti ottici, che se non opportunamente schermati, possono danneggiare irrimediabilmente l’occhio anche in frazioni di secondo. Sia per i binocoli che per i telescopi esistono apposite soluzioni di filtraggio facilmente reperibili nei negozi di materiale astronomico.

sabato 1 gennaio 2011

Il cielo di Gennaio

15 gennaio 21:00 versante Nord
Verso Nord
La via Lattea  è ancora al massimo della visibilità, mentre continua il viaggio verso NE del Grande Carro (Uma) con il timone verso il basso; alla sua destra si trovano i Cani da Caccia (CVn).  
In pratica ritroviamo lo stesso cielo del mese scorso ruotato in senso antiorario di circa 35° verso est. Ormai la costellazione del Cigno (Cyg) è prossima all'orizzonte e difficile da osservare come le tre stelline della testa del Drago. Sopra Deneb, si trova ancora la costellazione del Cefeo (Cep). Accanto a questa verso Ovest Lucertola (Luc). Rimangono ben visibili la costellazione Cassiopea (Cas), che la vedremo leggermente più bassa rispetto al mese scorso. Dietro di lei, verso Ovest, la costellazione di Andromeda (And) .
Sopra di noi, vicino allo zenith, ruota anche lei n senso antiorario la costellazione del Perseo (Per).
15 gennaio 21:00 versante Est
Verso Est
Sempre sopra di noi allo zenit possiamo osservare oltre a Perseo (Per) poco più sotto anche Auriga (Aur) che con la sua stella Cappella è facilmente riconoscibile con la sua forma quasi a pentagono. Ancora ben visibili le due stelle Castor e Pollux della costellazione dei Gemelli (Gem). Verso E  cominciamo  ad aprezzare anche a quest'ora la costellazione del Leone (Leo): ricordo che saranno più visibili nella tarda notte. Tra le due la costellazione Cani da Caccia (Cnc) poco riconoscibile. Mentre sempre sotto i Gemelli verso ESE troviamo ancora la stella più luminosa della costellazione del Cane Minore (Cmi), Procione
15 gennaio 21:00 versante Sud
Verso Sud
Ritroviamo al centro di questa regione ancora la costellazione di Orione (Ori) a circa 45° nel cielo. Si riconoscono facilmente Betelgeuse e Bellatrix, le tre stelle della cintura e le due stelle dei piedi fra le quali Rigel è la più luminosa. Sotto verso l'orizzonte la costellazione Lepre (Lep) poco visibile.
Se prolunghiamo verso Ovest la linea della cintura di Orione si incontra Aldebaran, la stella più luminosa del Toro (Tau). Accanto ad Aldebaran, alla sua destra, troviamo il gruppo delle Iadi. Ma a destra delle Iadi, un po' più in alto, si possono osservare le famose Pleiadi.
Se prolunghiamo verso Est sempre la cintura di orione troviamo Sirio, la stella principale del Cane Maggiore (Cma) e anche la stella più luminosa di tutta la volta celeste. A destra di Orione verso Ovest troviamo una regione con stelle un pò meno brillanti, ma dove si riconoscono le costellazioni di Eridano (Eri) e Balena (Cet) appartenenti all'emisfero australe. Infatti sono sotto l'equatore celeste.

15 gennaio 21:00 versante Ovest
Verso Ovest
Dallo zenith Perseo ci collega verso il basso con Pegaso (Peg), grande quadrilatero verso Ovest. Alla sua sinistra verso SSO troviamo la costellazione dei Pesci (Psc) e sotto sull'eclittica verso l'orizzonte l'Acquario (Aqr). Verso N ritroviamo la Via Lattea e la costellazione del Cigno (Cyg) che ormai si trova sull'orizzonte.


Il Sistema Solare
Luna
Si trova in piena costellazione del Toro: la Luna ha passato il primo quarto.

Mercurio
Rimane difficile da osservare per la sua vicinanza al Sole, è tramontato a ovest circa un'ora prima del Sole e si trova attualmente sotto l'orizzonte ovest  e quindi non osservabile.
Venere
Attualmente non è vibile nel nostro cielo: sorge intorno alle 4:30. Lo si può osservare all'alba poco prima del sorgere del Sole verso est.
 
Marte
Si trova a circa 40° sotto l'orizzonte ovest. E' tramontato poco dopo le 17. Non può essere osservato.

Giove
Possiamo osservarlo a  W a circa 15° sopra l'orizzonte, tra la costellazione dei Pesci e l'Acquario: risulta più luminoso di tutte le altre stelle presenti nella regione.

Saturno
Attualmente si trova a circa 30° sotto l'orizzonte. Sorge poco dopo mezzanotte ad est. Lo si può osservare al mattino prima dell'alba.


Urano
Accanto a Giove, ma non visibile a occhio nudo, c'è Urano.


Nettuno
Basso sull'orizzonte e non visibile a occhio nudo, troviamo Nettuno che anticipa Giove e Urano sull'eclittica di circa 20°.