domenica 9 dicembre 2012

2012fm immagini



Se il nome della piccola Ferrara di Monte Baldo finisce ad Harvard, in una delle Università più prestigiose d’America (e del mondo), un motivo c’è. 
È all’Osservatorio astronomico pubblico “Angelo Gelodi” del Comune di Ferrara di Monte Baldo, che poco più di un mese fa è stata fatta una scoperta scientifica di grande valore: il telescopio veronese ha infatti “catturato” l’immagine di 2012fm, una supernova esplosa in UGC 3528, una galassia a 190 milioni di anni luce da noi (per farsi un’idea, traducendo questa distanza in chilometri, ne esce un numero con 21 zeri). 
La scoperta è stata effettuata da due ricercatori veronesi, gli astrofili Raffaele Belligoli e Flavio Castellani (quest’ultimo è pure direttore dell’Osservatorio di Novezzina), sulle immagini riprese il 21 e il 23 ottobre dal telescopio principale. «Appena ci siamo accorti, abbiamo lanciato un “PSN”, ovvero l’allerta di una possibile supernova: tutti i telescopi, perfino quelli russi, si sono rivolti verso il punto da noi indicato e ci hanno dato la conferma. Tra i primi l’Osservatorio di Asiago: era davvero una supernova – racconta Raffaele Belligoli, che dall’aprile del 2011 coordina per l’Osservatorio un gruppo di ricerca proprio sulle supernove –. Venerdì 26 ottobre la scoperta è stata annunciata ufficialmente con una circolare dal direttore dell’Unione astronomica internazionale, il dottor Daniel Green; abbiamo ricevuto congratulazioni da tutto il mondo, con grande soddisfazione, perché ora questa supernova sarà studiata dagli astronomi». 
Grazie ai progressi scientifici e alle nuove tecnologie a disposizione, ogni anno si scoprono circa 300 supernove. La prima veronese è questa, fotografata dal Monte Baldo. «È il risultato di un po’ di fortuna, ma anche di tanto lavoro – dice l’astrofilo – : in questo anno e mezzo di tempo abbiamo compiuto oltre 10mila riprese di galassie, lavorando su una lista di 700 oggetti e controllando immagine dopo immagine la presenza di eventuali supernove che a noi appaiono come “nuove stelle”».
Quello che ad occhi inesperti appare solo come un puntino blu, è invece un’importante scoperta scientifica. La supernova – ovvero una stella nella fase finale della sua vita – è immortalata proprio mentre esplode: si riesce a vedere perché è luminosa quanto la galassia che la ospitava. La deflagrazione ha sparso nello spazio i detriti (materiali da cui nasceranno altre stelle), facendoli viaggiare a 10.900 chilometri al secondo.
«L’Osservatorio astronomico del Baldo, l’unico pubblico nella provincia di Verona, è stato così consacrato nel mondo scientifico – continua Belligoli –. Va dato merito al Comune di Ferrara di Monte Baldo di aver creduto in questo progetto, inaugurando la struttura nel 2005». La gestione dell’Osservatorio è in mano al Circolo astrofili veronesi “Antonio Cagnoli” (www.astrofiliveronesi.it), con sede a Parona, che raduna 160 soci. L’impegno di questi appassionati ricercatori si manifesta anche nel campo della divulgazione didattica, per portare l’astronomia a portata di tutti. 
«Come Osservatorio, quest’anno abbiamo iniziato un’esperienza di stage per i ragazzi delle scuole superiori: nove studenti di quarta dei licei “Galilei” e “Fracastoro” hanno partecipato ai lavori di spettrometria e fotometria, e si sono appassionati molto – conclude lo scopritore –. Durante le prossime vacanze natalizie i ragazzi continueranno a contribuire alla ricerca scientifica, collegandosi dal proprio computer di casa e compiendo rilevazioni fotometriche su un progetto in capo all’osservatorio di Asiago». 

Adriana Vallisari (Verona Fedele del 01/12/2012)

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